Il restauro della chiesa di S. Nicolao in Milano: intervento di studio e conservazione di tutte le superfici interne ed esterne
L’intervento di studio e conservazione qui di seguito sintetizzato ha avuto l’obbiettivo di comprendere tutte le fasi che hanno caratterizzato la chiesa, puntando a recuperare quello che di antico ancora si conservava sotto l’intonaco di una irrispettosa manutenzione riferibile approssimativamente agli anni 1960 -70. Il restauro ha riportato in luce una articolata decorazione con dipinti murali riferibili all’ampliamento di metà Seicento della chiesa progettato da Girolamo Quadrio[1]. Il Latuada descrive la chiesa, dedicata a San Nicola di Bari, e testimonia come prima della radicali trasformazioni interne del 1659 la chiesa si presentasse molto semplice “… senz’alcun’ordine di ben intesa architettura”[2]. L’intervento di studio e conservazione ha riguardato tutte le superfici interne ed esterne della chiesa; quindi elementi lapidei litoidali ed artificiali, i dipinti murali, la facciata Seicentesca e il fianco della chiesa, lungo l’attuale via San Nicolao provenendo da C.so Magenta.
[1] Serviliano Latuada, Descrizione di Milano, Tomo Quarto, Num. 166, San Niccola, Parrocchia. La Vita Felice, pag. 373.
[2] Serviliano Latuada, Descrizione di Milano, Op. cit. (vedi supra), Pag. 373.
Testi a cura di Mario Colella Fotografie: Studio Colella Restauri
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